Menù

Categorie

twitter

Il nuovo tormentone del 2013 si chiama “Ruzzle”, l’applicazione per iPhone e Android in cui ci sfida nella composizione di parole. Con i suoi 16 milioni di giocatori in tutto il mondo, si presenta come un social game perfetto per il touchscreen.

In Italia è in vetta alle classifiche dei giochi più scaricati e più commentati sui social network.
L’idea è della Mag Interactive, una società svedese che sviluppa applicazioni. Meno di un anno fa, ci fu circa un milione di download. Poi il grande botto. Per i Ruzzle-addicted, i campioni dell’intreccio della parola, è stata creata anche la versione evoluta a pagamento: con 2,69 euro si possono sfidare più avversari contemporaneamente e condividere risultati e prestazioni. Una volta scaricata l’applicazione, è possibile invitare qualcuno alla sfida, tramite Facebook, Twitter, amici di Ruzzle o, l’avversario a caso.
Ma, come in tutti i giochi, le tattiche si affinano con l’esperienza. All’inizio la sconfitta è d’obbligo. Come la sensazione di sgomento nello scoprire di aver trovato solo 40 parole su un totale di 277 possibili. Il ring è una tabella di sedici lettere: ogni giocatore deve comporre più parole possibili. Articoli, aggettivi, verbi. Tutto è ammesso tranne i nomi propri. Perdere però, a lungo andare, stanca e c’è chi su YouTube ha inserito dei video tutorial su come vincere, per non parlare di siti e forum dedicati a come vincere con punteggi elevati. 

Nei giorni scorsi pubblicammo la notizia del possibile acquisto da parte di Facebook dell’app Instagram, che proprio in questi giorni ha disabilitato la compatibilità con Twitter. Infatti, nei mesi scorsi Facebook ha acquistato per 715 milioni di dollari la popolare app di fotoritocco per ostacolare la competitività nel settore mobile, nuova frontiera del business online.

Oggi è arrivata la risposta di Twitter, il social network con sede a San Francisco.

Da oggi, infatti, sarà possibile modificare le e migliorare le foto, direttamente da Twitter, con una funzione studiata appositamente per dispositivi mobili che mette a disposizione degli utenti ben otto filtri: dal vintage, all’effetto vignette, dall’happy al cinematic e al warm.
Nelle prossime ore il servizio di fotoritocco sarà disponibile su tutti gli smartphone Android e iOS, un particolare che ottimizza i tempi e non è poco nell’era del 2.0.

Twitter invita i suoi utenti ad effettuare un reset della propria password. Alla base di questa richiesta ci sarebbe un recente attacco con violazione di account. Sembrerebbe che alcuni hacker, di probabile provenienza cinese, hanno manomesso alcuni profili Twitter per effettuare azioni di spam all’interno della stessa piattaforma.
Ad alcuni utenti è stata inviata una mail dallo stesso Twitter, in cui l’utente viene informato della possibilità che il proprio account sia stato compromesso in seguito a un servizio direttamente collegato al colosso del microblogging; per cui, un reset delle password dovrebbe scongiurare eventuali rischi.
Inoltre, è da sottolineare che nessuno degli utenti può avere la certezza di essere stato vittima di una violazione, per cui l’operazione di modifica delle password dovrà essere effettuato in via cautelativa.

I portavoci di Twitter si sarebbero già scusati per il disagio arrecato.

Nell’anniversario dell’attacco al Parlamento britannico da parte del ribelle inglese Guy Faweks nel 1605 per protesta contro la repressione neo-cattolica, il gruppo di “hacktivisti” Anonymous, ha lanciato una serie di attacchi.

Guy Faweks
Questa volta ad essere preso di mira è Pay Pal, il diffusissimo sistema di pagamenti online, utilizzato da mezzo mondo, che nelle ultime ore è stato hackerato e derubato della lista di login di 28mila utenti.
La notizia ufficiale è stata pubblicato dall’account Twitter di Anonymous Press, accompagnato da una lista di nomi, cognomi e-mail, password e addirittura numeri di telefono.

Tra i bersagli di Anonymous figurano anche la Symantec, produttrice del celebre antivirus Norton, il sito della NBC, Imageshack e Zynga, produttore di videogame online, come Farmville e Cityville con centinaia di utenti attivi su Facebook. La scelta di Anonymous è relativa alla decisione di Zynga di effettuare una serie di tagli al personale, sacrificio necessario per rilanciare l’azienda che dallo scorso dicembre ha perso in Borsa il 75% del suo valore; anche se nei giorni scorsi la stessa Zynga ha ammesso di avere a disposizione riserve monetarie per 1,6 miliardi di dollari, ed è per questo che gli hacktivisti si chiedono perché non utilizzare queste riserve invece di mandare a casa tanti lavoratori?

A tal proposito Anonymous torna a minacciare di mettere offline Facebook, come fece tempo fa, proprio perché accusata di spalleggiare Zynga.

Bluff o no, conviene comunque effettuare un salvataggio dei dati nel frattempo non resta che aspettare.