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Google si sta preparando al rilascio di Google Maps per i dispositivi iOS, il grande ritorno di cui si parlò poco dopo il lancio ufficiale dell’iPhone 5 e i problemi dell’applicazione Mappe sui dispositivi Apple.

Secondo il Wall Street Journal, una versione quasi completa è stata inviata da Google ad alcune aziende selezionate, anche se il software non è ancora pronto al debutto su larga scala.

Google Maps mira ad acquisire quella numerosa fascia di mercato rappresentata dai possessori di iPhone, iPad e iPod Touch con sistema iOS 6.

Ora che l’applicazione è quasi pronta, mancano alcuni piccoli accorgimenti per rendere il software idoneo ai controlli di approvazione predisposti dall’azienda di Cupertino.
Apple non si è ancora espressa al riguardo, come accade per tutti i prodotti in fase di approvazione; probabilmente per la società di Tim Cook si trattà di un boccone amaro da ingoiare: proprio quando si pensava di aver ottenuto l’indipendenza totale da prodotti di marchi esterni per quanto concerne la navigazione GPS, ecco che non solo si trova costretta ad ammettere i problemi relativi alle mappe, ma persino a dover riaffidare la realizzazione del software al suo competitor principale in ambito mobile.

Google lancia la nuova applicazione web interattiva di Chrome denominata Google Jam. Con Jam potrai organizzare delle vere e proprie Jam Session con i tuoi amici sparsi in tutto il mondo, fino a 4 persone ovunque si trovino sul browser Google Chrome.

Dilettanti o professionisti, tutti possono cimentarsi in una vera e propria session strumentale, grazie ai 19 strumenti a disposizione sul sito: chitarra classica, piano, basso, batteria, drum machine, che possono essere cambiati in qualsiasi momento.

E’ possibile selezionare la modalità facile, con un solo clic sui diversi strumenti, o utilizzare le 4 funzioni di riproduzione automatica preimpostate, lasciando che siano gli strumenti a compiere la maggior parte del lavoro.

Sarà possibile, inoltre, attivare la modalità avanzata “pro” che dà la possibilità di suonare gli strumenti direttamente  con la tastiera del pc.

Possono prendere parte alla Jam session fino a quattro amici, facendo clic sui bottoni di condivisione presenti sul sito.

Il nuovo esperimento di Google utilizza le più recenti tecnologie web, come le funzionalità HTML5, Web Audio API, Web sockets, Canvas e CSS3.   


Google Music approderà in Italia e in Europa il prossimo 13 novembre. Dopo un anno di sperimentazione negli Stati Uniti, la società di Mountain View si è prefissata l’obiettivo di rompere l’egemonia di iTunes nel mondo del download legale.

Al momento dell’apertura si prevede che Google Music avrà a disposizione ben 10 milioni di brani e andranno ad aumentare nel corso dei mesi, sia per quanto riguarda le novità che per quanto concerne i vecchi brani.

In più, chi si registrerà sul sito avrà la possibilità di immagazzinare in cloud fino a 20.000 brani acquistati gratis, con tagli e spazi maggiori con abbonamenti a pagamento.

Questo nuovo servizio darà la possibilità di avere la propria musica sempre a portata di mano, e di ascoltare sul proprio computer i brani attraverso il browser incorporato senza doverli scaricare sul disco fisso. Questo servizio si chiamerà Google Match.

Al momento non è ancora possibile conoscere i prezzi di Google Music,quindi non resta che aspettare il prossimo 13 novembre. La concorrenza nel mondo della musica digitale aumenta sempre di più, e per gli utenti aumenta la possibilità di avere offerte musicali a prezzi speciali.

L’uragano Sandy miete paura anche tra il popolo del web, non solo per le numerose discussioni sorte sui social network, ma anche per i danni che potrebbe causare ad infrastrutture e data center dei Big di internet come Google, Apple e Amazon.

I primi ad essere stati attaccati e abbattuti sono Buzz Feed, Huffington Post e Gizmondo; qualcuno si è ripreso (con versioni di backup), altri sono ancora malfunzionanti.

Il centro della tempesta è proprio nel New Jersey, dove i principali data center sono a rischio malfunzionamenti, e nonostante le aziende invitino alla calla e dichiarino di avere la situazione sotto controllo, sembrano non aver fatto i conti con Sandy, definito l’uragano del secolo. 

Danni provocati da Sandy
In aiuto del blackout informatico arriva il social web, infatti, la maggior parte delle testate giornalistiche, che hanno problemi cono server e database hanno deciso di continuare la loro attività su Facebook, Tumblr e Twitter.

In particolare, quest’ultimo ha creato una pagina di supporto per tutti gli utenti nelle zone colpite dall’uragano, che potrebbero avere problemi a connettersi con la rete, ed in casi più gravi, sarà possibile ottenere avvisi via SMS.

Ma non finisce qui, infatti, il blackout informatico potrebbe avere anche ripercussioni sul posizionamento in borsa delle aziende interessate, soprattutto quelle che offrono servizi internet e di cloud storage. 

Oggi è il giorno in cui Microsoft ha fissato il lancio di Windows Phone 8, nuovo sistema operativo per smartphone sviluppato  come successivo di Windows, che appartiene allo stesso ecosistema di Windows 8, a sua volta lanciato lo scorso giovedì.

La presentazione avverrà in occasione di un evento organizzato a San Francisco, il cui liveblog in tempo reale sarà realizzato da Windows Phone Italy.

Oltre a svelare nuove informazioni dettagliate sull’aggiornamento Windows Phone 7.8, destinato agli attuali possessori di smartphone , l’evento  dovrebbe rivelare qualche dettaglio in più sui primi smartphone basati su Windows Phone 8, ovvero Samsung ATIV S, Nokia Lumia 920 e 820 e Windows Phone 8X e 8S di HTC.
Anche in questo caso Microsoft ha approntato un sistema di trasmissione in streaming, grazie a cui la presentazione dovrebbe avere un grande impatto sul pubblico, così come quello di Windows 8 che potrete seguire sulla pagina facebook di Windows Phone Italy e conoscere in tempo reale tutte le novità su Windows Phone 8.

Il fondatore di Megaupload, ha annunciato il lancio di una nuova piattaforma musicale, “gratuita e legale”, che si chiamerà Megabox.

Il nuovo portale sarà disponibile online dal 19 gennaio 2013 e con spazio illimitato per la musica.

Il 38enne informatico Dotcom è accusato dall’FBI di aver distribuito illegalmente film e musica, attraverso la piattaforma Upload; attualmente è agli arresti domiciliari in Nuova Zelanda, in attesa del processo di estradizione negli Usa.

Il Robin Hood di internet – come e’ stato ribattezzato – fu arrestato mentre si trovava nella sua residenza alla periferia di Auckland, in Nuova Zelanda; e proprio da qui ha simbolicamente voluto lanciare il nuovo progetto, pubblicando su Facebook una fotografia aerea della villa.
Kim Dotcom
Il mese scorso DotCom aveva fatto sapere di aver già realizzato il 90% della sua nuova piattaforma, aggiungendo di avere intenzione di includervi un servizio di distribuzione della musica come il portale Spotify. Il nuovo sito dovrebbe avere anche un canale gratuito, Megakey, da installare sul proprio computer. Gli utenti avranno così la possibilità di scegliere se pagare i file musicali o utilizzare Megakey, i cui profitti saranno versati agli artisti.

Microsoft rilascia una nuova versione di Skype per Windows ed OS X.

Come le precedenti, anche questa versione supporta il login attraverso gli account Facebook e Microsoft. Per coloro che possiedono un account Microsoft come Hotmail, Outlook o Windows Live Messenger, il nuovo Skype 6 permetterà di comunicare con gli altri utenti degli stessi servizi attraverso la chat interna.
Release Skype 6
Per gli utenti Mac, il nuovo Skype consente adesso di chattare su finestre multiple e supporta in pieno il retina display. Tuttavia,gli utenti di OS X Mountain Lion troveranno che la foto del profilo non è al momento funzionante, come anche nella versione Windows. Microsoft sta anche lavorando per permettere che gli utenti Windows Live Messenger possano sfruttare le chiamate audio e video sfruttando Skype.
Questa caratteristica, assicura Microsoft, sarà disponibile nelle prossime settimane. Sempre per gli utenti Windows, il nuovo Skype è adesso disponibile in 6 nuove lingue: thai, croato, sloveno, serbo, catalano e slovacco. Microsoft ha anche rinnovato l’interfaccia grafica rendendo Skype più semplice e meno dispersivo.

L’archivio Ancestri.com, contenente informazioni per ricostruire gli alberi genealogici grazie alle segnalazioni degli utenti, è stato acquistato da Permire per 1,6 miliardi di dollari.

www.ancestry.com
E’ possibile inserire nome e cognome per dare il via alla ricerca sulle origini della propria famiglia fino a scavare nel passato per secoli.
Ma non finisce qui, gli utenti iscritti possono anche disegnare le ramificazioni della storia del proprio nucleo familiare. Sito a pagamento, a partire dagli anni Novanta, è diventato una sorta di mega banca dati, alimentata dall’integrazione con altri archivi. Da tempo aveva iniziato un’espansione in Europa, e anche in Italia, raccogliendo ben 38 milioni di alberi genealogici e due milioni di utenti registrati.

Inoltre, l’avanzata della genetica personale ha aperto altre frontiere, difatti alcune startup sono in grado di risalire alle possibili aree di origine degli antenati di una persona dall’analisi del dna. La chiave è nelle informazioni contenute nei genomi e nell’immensa opera di mappatura degli ultimi anni, iniziata con lo Human Genome Project. La raccolta di memorie familiari è possibile anche attraverso i social network. FamilyLeaf, per esempio, è una rete sociale online privata per la condivisione in cerchie ristrette.

La mole di contenuti di ogni genere offerti dalla rete, che ormai da tempo permette di informarsi su ogni genere di argomento da tantissime fonti differenti, ha mandato in crisi i mezzi di informazione classici come i quotidiani.

A tal proposito, gli editori di Italia, Germania e Francia hanno deciso di difendersi dalla concorrenza molto ampia e variegata e per richiedere ai rispettivi governo di prendere una decisione netta che possa tassare in maniera adeguata i risultati indicizzati dai motori di ricerca.

Riguardo ai contenuti indicizzati, una certa cifra viene guadagnata dai portali che offrono queste notizie, ma una somma maggiore viene guadagnata dagli stessi motori di ricerca che forniscono i risultati agli utenti.
La Federazione Italiana Editori e Giornali, la Bundesverband Deutscher Zeitungsverleger e Verband Deutscher Zeitschriftenverleger e l’Association de la Presse hanno deciso di unirsi per far rispettare i propri diritti, chiedendo ai rispettivi governi di prendere una decisione in merito ad una giusta remunerazione dei contenuti indicizzati dai motori di ricerca, che al momento vedono nettamente sfavoriti gli editori dei vari paesi che ricevono un compenso inadeguato rispetto all’utilizzo dei loro contenuti. 

Hawk-Eye e GoalRef sono i nomi dei nuovi sistemi che la Fifa ha ufficialmente adottato e che esordiranno in occasione del Mondiale per club in programma in Giappone a dicembre.

Basta quindi alle polemiche post-partite, dovute a gol inesistenti o a errori arbitrali, da oggi, oltre agli arbitri d’area, sono a disposizione queste due nuove tecnologie.

La Federazione internazionale ha firmato oggi l’accordo con le due società che hanno inventato i sistemi, una inglese e una danese, per autorizzarle a installarli in tutto il mondo. L’”occhio di falco” Hawk Eye è un sistema basato sull’impiego di videocamere mentre il GoalRef, sull’impiego dei campi magnetici.

Il costo della loro installazione va da 150 a 250 mila dollari a stadio, ma prima di essere impiegati per partite ufficiali in un impianto dovranno essere sottoposti a test approfonditi e a un’ispezione finale condotta da un istituto indipendente.
L’esordio di questi due sistemi sarà anche occasione per entrare nel merito di una disputa che divide la Fifa dalla Uefa. Il presidente della Fifa, Sepp Blatter, è un convinto assertore dell’aiuto tecnologico per evitare i gol fantasma e contrario all’introduzione dei cinque arbitri, al contrario di Michel Platini, capo della federazione europea, secondo cui l’unica forma di controllo deve essere l’occhio umano.