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Nell’ambito del vertice bilaterale con Israele, l’Italia parteciperà al Digital Life Design (DLD), evento dedicato all’high-tech e legato al mondo dei media, che si terrà presso il porto di Jaffa. All’interno dell’evento verrà riservata all’Italia una giornata nell’ambito della quale alcune start-up di successo e investitori italiani potranno presentare i propri progetti ad un pubblico qualificato dell’ecosistema startup israeliano.

La WIP s.r.l. sarà presente con un progetto denominato Next Generation Multiplayer in collaborazione con l’agenzia Campania Innovazione.
Fino ad oggi il multiplayer è stato sempre associato ai videogame, dando la possibilità a più utenti  di poter prendere parte al gioco nello stesso tempo, da tutte le parti del mondo.
Il nostro team di sviluppatori ha invertito questa tendenza e ha pensato di sfruttare questa opportunità per offrire dei servizi utili al cittadino e alla collettività.
Identificando un uso alternativo di questa risorsa, l’area Ricerca e Sviluppo della WIP ha sperimentato il multiplayer applicandolo alle problematiche di vita quotidiana quali:
- attese dovute a code
- formazione a distanza
- gestione candidature professionali
- piattaforme di sicurezza aziendale


Tutti i possessori di smartphone dovrebbero conoscere l’applicazione Waze, capace di trasformare il proprio telefonino in un navigatore dal funzionamento “social”, consentendo agli utenti che lo hanno installato di condividere informazioni e segnalazioni in tempo reale sul traffico e percorsi di navigazione. La nuova funzione dell’App consente agli utenti di segnalare il prezzo di vendita dei carburanti di oltre 18.000 distributori sparsi sul territorio italiano, ed offrire così agli altri automobilisti la possibilità di scegliere il distributore più conveniente. 

La mossa sembra molto astuta, la corsa al risparmio può essere una valida spinta verso l’interazione utente-utente, stimolando quindi la community di Waze ad aggiornare i prezzi dei carburanti. Con il continuo aumento dei prezzi dei carburanti, trovare quei pochi distributori che riescono a tenere prezzi decenti può davvero far risparmiare diversi euro. 


D’altronde dietro questa scelta vi è un’accurata ricerca commissionata da Waze ed effettuata con la collaborazione della società Art, condotta su un campione di 500 persone residenti vicino a grandi centri urbani, emerge un dato significativo sul comportamento degli italiani riguardo il caro benzina: il 65.6% degli intervistati ha risposto che da quando la benzina è aumentata a dismisura ha cambiato le proprie abitudini completamente o in parte. Nel dettaglio, il 35.4% ha affermato di aver eliminato gli spostamenti in auto ‘non obbligatori’, mentre il 23.4% ha addirittura sostituito l’uso dell’auto con i trasporti pubblici. Infine, c’è un 6.4% che sta già pensando di sbarazzarsi della propria auto e un 5.2% che, invece, pensa di sostituirla con una vettura più parsimoniosa e dai costi di manutenzione minori.

Microsfot sfida Apple ed il suo iTunes, lanciando Xbox music, un servizio di download e streaming di musica. Il servizio offre più di 30 milioni di brani musicali (4 milioni in più di rispetto ad iTunes)per il momento riservati ai possessori della gameing console Xbox 360, per poi estendersi ai possessori di pc con sistema operativo Windows 8 e agli smartphone basati su Windows Phone. Dal prossimo 26 ottobre, infatti, sarà possibile accedere a questo servizio da pc, con sistema operativo Windows 8, piattaforma software con cui sarà perfettamente integrato, andando a ricoprire il ruolo di lettore musicale predefinito, mentre su Windows 7 sarà disponibile attraverso un aggiornamento.

Per quanto riguarda i prezzi, l’ascolto dei brani in streaming nella versione base sarà gratuito, in quanto si finanzierà mostrando all’utente banner pubblicitari, mentre la versione premium Xbox Music, disponibile al costo di 9,99 dollari/mese, consentirà all’utente di riprodurre brani senza alcun limite e di scaricare i brani sui propri supporti preferiti.
Successivamente, Microsoft rilascerà Xbox Music sottoforma di app per le piattaforme Android e iOS. Non si conosce ancora la data di uscita nel nostro paese, probabilmente bisognerà aspettare il tempo necessario all’acquisizione dei diritti dei brani anche per l’Italia.
Ecco il video di presentazione del servizio presentato all’E3 2012.

E’ arrivato alla sua 49esima edizione il salone delle tecnologie, ospitato ancora una volta presso i padiglioni di Fieramilanocity. Ecco i numeri: circa 500 i workshop presentati dalle aziende tra cui Cisco, Dell, Fujitsu, Google Enterprise, IBM, Xerox, Hewlett Packard, Epson, Intel, Microsoft, Sap, Vodafone, Telecom, Olivetti e Zucchetti; 500 espositori tra piccole realtà locali e internazionali; 50mila i visitatori previsti tra addetti ai lavori, imprenditori e manager. La parola d’ordine quest’anno sarà ancora una volta l’innovazione e argomento principale di discussione sarà l’Agenda Digitale e tutto ciò che l’auspicata trasformazione della Pubblica Amministrazione e lo sviluppo dell’economia digitale si porta dietro.

Ampio spazio sarà dedicato ai progetti regionali in fase di incubazione, a tal proposito la Lombardia sta lavorando a una piattaforma di relazione e condivisione delle informazioni definita WikiRegione, altre testimonianze di tecnologia applicata al servizio dei cittadini sono attese da Puglia e Sardegna ed altrettanta enfasi sarà data al tema delle città intelligenti. Tema, quest’ultimo, che porterà all’illustrazione delle modalità attraverso cui verranno erogati i fondi (un miliardo di euro) che il Miur sta mettendo a disposizione su questo fronte. Ciliegina sulla torta, sperando che il decreto Digitalia possa fungere da concreto volano per la loro crescita, le start up che popoleranno l’area dei Percorsi dell’Innovazione.

Particolare attenzione, per quanto riguarda le soluzioni presentate dalle aziende, sarà posta ai lavori ispirati al cloud computing e quelli incentrati sulla mobility, con un vasto repertorio di app, tablet e pc portatili in vetrina. Novità di prodotto anche nel campo della gestione documentale e l’Unified Communication and Collaboration (con servizi video in grande evidenza), la sicurezza informatica e l’e-commerce, la firma digitale e i Big Data.

Il nuovo standard eSRVCC per la telefonia mobile sarà presto disponibile e consentirà il passaggio di chiamate vocali e video dalla rete LTE alle più obsolete reti 3G/UMTS senza interruzioni.



La copertura di rete LTE è ancora limitata in questa fase; la nuova tecnologia è stata sviluppata proprio per superare un importante limite che, fino ad ora, gli operatori impegnati a guidare l’adozione di LTE in Europa si trovavano ad affrontare.
T-Mobile, Huawei, in collaborazione con Qualcomm Technologies (QTI) hanno dimostrato che adesso è possibile ottenere la continuità delle chiamate vocali da rete LTE alla rete 3G/UMTS seguendo lo standard 3GPP Rel. 10.
Non ci saranno più, quindi, ostacoli all’utilizzo di dispositivi LTE di ultima generazione nel nostro continente.
I principali vantaggi della nuova tecnologia Voice Over LTE (VoLTE) riguardano la qualità elevata delle chiamate vocali e l’alta velocità di connessione a Internet.

Questa nuova soluzione, presentata a Vienna all’Innovation Centre di T-Mobile e Hawuei nei giorni scorsi,assicura l’elevata qualità delle chiamate vocali utilizzando la tecnologia LTE.

Il processo di commutazione da rete LTE a una rete alternativa senza soluzione di continuità è stato finalmente ultimato, rendendo il momento del passaggio tra le reti non percettibile dall’utente.
Grazie alla tecnologia di switching di Huawei e ai dispositivi mobili utilizzati per il test, dotati della soluzione VoLTE e di chipset Qualcomm Snapdragon S4 MSM8960, gli operatori di tutta Europa potranno garantire facilmente il passaggio verso le soluzioni a banda larga.
Questo risultato rappresenta una pietra miliare per l’introduzione delle chiamate vocali LTE in Europa e conferma la leadership nell’innovazione di T-Mobile nel mercato austriaco.

La soluzione Voice over LTE di Huawei è stata recentemente premiata come Migliore Nuovo Prodotto LTE in occasione dell’evento IMS World Forum 2012 di Madrid.

Recenti indiscrezioni hanno sottolineato che Apple presenterà il nuovo iPad Mini il 23 ottobre presso lo Yerba Buena Center. Non sappiamo ancora alcune informazioni riguardanti le specifiche hardware ma sembra che Apple aggiornerà anche l’applicazione iBooks per iOS con la finalità rendere maggiormente interessante questo nuovo tablet da 7.85 pollici e l’intero ecosistema dei libri. Andiamo a vedere in dettaglio.

Nelle ultime settimane, i rumors riguardanti il nuovo iPad Mini si sono fatti sempre più presenti e variegati poichè sono trapelate sul web immagini riguardanti il nuovo design del tablet di Apple, alcune fotografie riguardanti la batteria ed infine anche un vero e proprio prototipo che è finito nelle mani di un blogger. Tra gli addetti ai lavori era stata ipotizzata come data di lancio il giorno 17 ottobre, ma ora giungono voci che sottolineano come Apple presenterà il nuovo tablet il 23 ottobre. L’iPad Mini, si vuole imporre sul mercato dei libri, soprattutto quelli scolastici, vista l’introduzione di un altro ecosistema come iBook con all’interno il proprio store ed anche le dimensioni contenute grazie allo schermo da 7.85 pollici. Questo modello di business potrebbe permettere ad Apple di aumentare sia i propri ricavi legati all’hardware che al software poichè molti studenti e non solo potrebbero acquistare la versione digitale dei libri che cercano attraverso l’iBook Store. 
Si ipotizza che il nuovo iPad Mini sarà dotato dell’attuale processore A6, già presente sul nuovo iPhone 5, una batteria con voltaggio di 3.72 Volt ed una capacità di 4490 mAh e tagli di memoria da 8, 16, 32, 64 GB . Per quanto riguarda il display, invece, non vi è certezza se sarà Retina o meno, vista anche la necessità di contenere i costi da parte di Cupertino per essere maggiormente aggressiva, a livello di prezzo, nei confronti di concorrenti come il Nexus 7, Kindle Fire e Kindle Fire HD. Si stima, infine, che il nuovo iPad Mini verrà reso disponibile sul mercato entro la metà di novembre, in modo tale, da poter avere disponibile il periodo natalizio per incrementare le proprie vendite.

E’ soprannominato MegaDroid ed è un progetto nato per migliorare la sicurezza e l’affidabilità di smartphone, tablet, computer portatili e tutti quei dispositivi connessi alla rete, potenzialmente soggetti al rischio di intrusioni informatiche o a interruzioni del servizio. I ricercatori del Sandia National Laboratories, a Livermore, in California hanno collegato tra loro 300.000 dispositivi portatili virtuali dotati del sistema operativo Android di Google, allo scopo studiare le reti smartphone su larga scala. Il progetto punta a realizzare un programma che consenta alla comunità informatica di modellare ambienti simili e studiare i comportamenti della rete. “Uno strumento – spiegano i ricercatori – che consentirà di proteggere al meglio i dispositivi palmari dai malintenzionati”. La sperimentazione si basa sul successo di un lavoro precedente, in cui i ricercatori avevano studiato dei computer virtuali dotati dei sistemi operativi Linux e Windows. “Gli smartphone sono ormai ovunque e vengono utilizzati al pari dei dispositivi elettronici più comuni, come i computer fissi e quelli portatili”, afferma David Fritz, dei Sandia National Laboratories. “Ma, anche se sono un facile bersaglio, nessuno sembra averli studiati su scale come quelle che stiamo osservando”, aggiunge.“Questo network virtuale Android è accuratamente isolato da altre reti del laboratorio o del mondo esterno, ma può essere realizzato in un ambiente di calcolo realistico”, spiega un altro autore della ricerca, John Floren. “Questo ambiente – osserva – potrebbe includere un servizio di dominio (DNS), una chat istantanea, un server web e diverse sottoreti”. Un elemento chiave del progetto è il sistema “parodia” del posizionamento globale (GPS). Gli studiosi hanno, infatti, simulato i dati GPS di un utente smartphone in ambiente urbano, fattore fondamentale in quanto le funzioni Bluetooth e Wi-Fi sono altamente dipendenti dalla posizione fisica e potrebbero facilmente essere controllati e manipolati da malintenzionati. MegaDroid è un punto di partenza “per analizzare e studiare ciò che gli hacker potrebbero fare sulle reti degli smartphone, ma anche uno studio utile per comprendere e limitare i danni causati da eventuali interruzioni di rete per difetti informatici, disastri naturali o atti di terrorismo” concludono i ricercatori.

App tutti ce l’hanno tutti le usano ma cosa sono davvero?http://nbtimes.it/prime/13888/app-tutti-ce-lhanno-tutti-le-usano-ma-cosa-sono-davvero.html

Introduzione a “Google Tag Manager”, un tools gratuito rilasciato da Google che consente di gestire i tag utilizzati per scopi di tracking e di marketing